Guadagnare con Google AdSense

Circuito Google Adsense

Guadagnare con Google AdSense

Che cos’è Google AdSense? È possibile guadagnare con Google Adsense? Quanto ci permette di guadagnare? Come lo utilizziamo nel nostro blog o sito?

Google AdSense è il circuito pubblicitario più utilizzato dai publisher per generare reddito sul proprio blog o sito web attraverso la pubblicazione di annunci pubblicitari contestuali alla tematica sviluppata nell’articolo. I motivi per cui AdSense ha raggiunto questa posizione di predominanza sono dovuti alla sua facilità di utilizzo, all’alto valore con cui possono venire remunerati i click (ma solo per alcune tematiche) e al fatto che gli annunci pubblicitari sono generati attraverso il programma Google Ads (ex AdWords), che ha oltre 1 milione di inserzionisti iscritti.

Gli annunci AdSense vengono pubblicati sul vostro sito/blog sulla base di alcuni fattori, tra cui l’attinenza dell’annuncio con l’argomento della pagina web e le parole chiave inserite nella pagina stessa. In questo articolo cercheremo di capire come ottimizzare le prestazioni di Google AdSense.

Su quali fattori possiamo intervenire per migliorare le performance di Adsense?

Con AdSense guadagniamo ogni qual volta un visitatore clicca su uno dei banner pubblicitari inseriti nella pagina. Il valore del click (CPC – Costo Per Click) dipende da molteplici fattori, non tutti controllabili dal publisher. Per ottimizzare i risultati, ovvero per ottenere un maggior numero di click e aumentare il valore del CPC, possiamo intervenire su una serie di elementi:

  • creare contenuti originali e di valore che siano di utilità per il visitatore. Il contenuto di qualità aumenta il CTR (Click-Trough Rate) e come conseguenza porta Google a pubblicare annunci con CPC più elevato. In generale per aumentare il CTR (rapporto percentuale tra click sul banner e n° di visualizzazioni o impressions) occorre agire su alcuni fattori controllati dagli advertiser (capacità attrattiva dell’offerta e contenuto del messaggio) e su altri controllati dai publisher (posizionamento dell’annuncio nella pagina, capacità di raggiungere un target ben preciso attraverso una strategia di content marketing). Nei miei siti ho ottenuto valori molto elevati di CTR (7-9%) andando ad agire sul tipo e posizionamento dei banner, anche se nel corso degli anni a fronte di un aumento del CTR sè è assistito ad un graduale calo del valore di CPC. Ricordo che il CPC è legato principalmente al tipo di mercato a cui ci si rivolge, dove la concorrenza può essere è bassa e di conseguenza decresce il valore del click;
  • aumentare il traffico generato sul sito migliorando l’indicizzazione delle pagine attraverso tecniche SEO & SEM, soprattutto per parole chiave ad alta concorrenza che hanno un valore di CPC molto alto (leggete anche l’articolo “Search Engine Marketing (SEM) o Keywords Advertising“);
  • scegliere i formati di annunci più indicati per il tipo di sito, tra tutti quelli che Google mette a disposizione;
  • ottimizzare il posizionamento degli annunci nella pagina (partire sempre dalle mappe termiche di Google);
  • integrare la grafica degli annunci con la grafica del sito (bordi, sfondo,..);
  • monitorare i risultati utilizzando gli strumenti che Google mette a disposizione, in modo da valutare le pagine a minor o maggiore conversione. In particolare vi consiglio di eseguire esperimenti sul traffico in tempo reale, provando nuove impostazioni e analizzando il rendimento prima di apportare modifiche (funzione Ottimizzazione >> Esperimenti che trovate nella sidebar di sinistra una volta che avete effettuato l’accesso a Google AdSense).

Qualità dei contenuti e traffico generato dal sito
Creare un sito di contenuti interessanti per i visitatori è il primo aspetto da tenere in considerazione per guadagnare con AdSense. Altrettanto importante è generare traffico di qualità sul sito, ovvero fare in modo che più pagine possibili siano indicizzate dai motori di ricerca e posizionate nella prima pagina delle SERP (lista dei risultati della ricerca).

Avere un sito che genera traffico di qualità attira gli inserzionisti, che saranno incentivati a pubblicare i propri annunci sul vostro sito/blog. Per ottenere questo dovrete creare contenuti informativi e di interesse per i visitatori e progettare il sito utilizzando tecniche SEO, che lo rendano visibile ai motori di ricerca. Inoltre, essendo Google AdSense un circuito pubblicitario contestuale (gli annunci pubblicitari vengono pubblicati in automatico sulla base dell’argomento trattato nella pagina), è importante tematizzare il sito e le pagine in esso contenute attorno ad un argomento principale.

Vi ricordo anche che il valore di ogni parola chiave (e quindi quello che AdSense paga a voi per ogni click o PPC) cambia in base a quanto sono disposti a pagare gli advertiser (coloro che utilizzano AdWords) per far comparire in Google il loro annuncio con quella Keyword. In genere parole chiave a bassa concorrenza sono molto più facili da posizionare ma hanno un PPC molto basso (pochi centesimi), mentre parole chiave ad alta concorrenza e quindi difficili da posizionare nella prima pagina delle SERP di Google, hanno un PPC mediamente alto (anche di diversi Euro a click).

Formato di annunci e posizionamento
La scelta del posizionamento e del formato di annunci può influenzare sia il numero di click, sia il valore del CPC (Cost-Per-Click), anche se non si può dare una regola unica, valida per tutti i casi, ma occorre valutare il tipo di sito, utilizzando i formati che meglio si adattano alle pagine.

Ad esempio formati di annunci più larghi tendono in genere ad avere un rendimento migliore rispetto a quelli più lunghi in quanto risultano più facili da leggere, così come più redditizio è l’utilizzo di gruppi di annunci verticali nel formato 336×280 (Rettangolo grande). I migliori formati di AdSense (se correttamente posizionati) si sono rivelati essere il Leader board (728×90), il Rettangolo medio (300×250), il Rettangolo grande (336×280) e lo Skyscraper largo (160×600).

In ogni pagina è possibile posizionare fino a 3 unità pubblicitarie, 3 insiemi di link e 2 caselle di ricerca. Il consiglio è però quello di non esagerare e di non costruire le pagine in funzione della pubblicità, ma sempre per fornire contenuti di interesse prima di tutto per i visitatori e poi per gli inserzionisti.

Altrettanto importante è il concetto di Viewability. Con il termine Viewability ci si riferisce semplicemente a quanto sono visibili gli annunci pubblicitari agli utenti “above the fold” (visibili in alto nel primo scroll di pagina). L’obiettivo è quello di garantire agli inserzionisti alta visibilità ai propri annunci pubblicitari. Maggiore sarà la Viewability che i publishers riusciranno a garantire, tanto più remunerative saranno le campagne pubblicitarie che saranno erogate. Vi consiglio un valore superiore al 60%.

Le principali tipologie dei formati degli annunci di AdSense che potete implementare nelle pagine del sito (aggiornati al 1° dicembre 2018), sono le seguenti:

  1. Annunci Display (formato estremamente versatile progettato per funzionare su qualsiasi piattaforma)
  2. Contenuti Corrispondenti (unità di promozione contenuti che consente di aumentare le entrate)
  3. Annunci InFeed (questo formato si adatta all’aspetto grafico del tuo sito e viene visualizzato tra post e schede)
  4. Annunci InArticle (formato che si adatta al sito e si integra perfettamente negli articoli e nelle pagine di contenuti)

Gli Annunci Display sono disponibili in diversi formati: orizzontale, verticale e quadrato. La dimensione dell’annuncio può essere adattabile (responsive) o fissa. In questo ultimo caso le dimensioni più utilizzate sono: Leaderboard (728×90), Rettangolo medio (300×250), Rettangolo grande (336×280), Quadrato (250×250), Quadrato piccolo (200×200), Skyscraper (120×600), Skyscraper largo (160×600).

Google ha fissato anche dei limiti in merito al numero massimo e minimo di pixel per gli annunci con dimensioni fisse, con l’obiettivo di migliorare l’esperienza d’uso dell’utente durante la navigazione del sito:

  • solo una dimensione può essere superiore a 450 pixel
  • la larghezza minima è di 120 pixel.
  • l’altezza minima è di 50 pixel.
  • né l’altezza né la larghezza possono superare 1200 pixel.

Ogni annuncio di testo è composto da un titolo, una breve descrizione e l’URL dell’inserzionista (a parte i formati 468×60 e 234×60 che non lo contengono). Molto comodi da utilizzare sui siti responsive sono gli Annunci Adattabili, in quanto modificano in automatico la loro dimensione in base allo spazio disponibile.

Guadagnare con Google Adsense cliccando sui banner

Leaderboard (728×90)

La posizione migliore per il Rettangolo grande (336×280) è subito sotto il titolo del paragrafo, in posizione centrale ed il testo sul lato destro. Lo Skyscraper deve può invece essere posizionato nella colonna di destra, dove c’è la sidebar. La Leader board (728×90) deve essere posizionata nella parte alta del sito (intestazione) ed è normalmente uno degli annunci a più alto rendimento e quindi da usare sempre

I Contenuti per Corrispondenza sono una tipologia di annunci che possono essere pubblicati solo sui siti che soddisfano i requisiti minimi di volume di traffico e numero di pagine uniche. Google mette a disposizione questo strumento gratuito che permette di promuovere i contenuti del proprio sito ai visitatori, espandendo l’offerta di contenuti pertinenti.

I vantaggi sono l’aumento del numero di pagine visualizzate (in media 9%) ed il tempo di permanenza sul sito (attorno al 10%). Dal 1° marzo 2022, le unità di contenuti corrispondenti mostreranno solo annunci e saranno rinominate “annunci multiplex”.

Negli ultimi anni il sempre maggior utilizzo di dispositivi mobile per la fruizione di contenuti ha spinto i webmasters a creare siti con layout responsive (visualizzabili sia su PC che tablet e smartphone) o siti per mobile. Per questo motivo occorre utilizzare in entrambi i casi annunci che vengano correttamente visualizzati anche sui cellulari e smartphone. Si parla in questo caso di Annunci per Mobile e Cellulari. I formati consigliati sono i seguenti:

  • annunci di testo (per siti responsive): 200 x 200, 250 x 250 e 300 x 250;
  • annunci di testo (per siti mobile): 320 x 50 e 320 x 100;
  • annunci illustrati (per siti responsive): 200 x 200, 250 x 250 e 300 x 250;
  • annunci illustrati (per siti mobile): 320 x 50.

Oltre agli annunci pubblicitari, AdSense permette di posizionare nella pagine anche delle caselle di ricerca che permettono di effettuare ricerche su tutto il web o su uno o più siti, creando una sorta di motore di ricerca personalizzato. Verrà generato guadagno solo se l’utente che ha effettuato la ricerca, clicca su uno dei link che compare nella lista dei risultati.

Gli Annunci InFeed  sono un nuovo formato di annunci che si integrano in maniera ottimale all’interno di un elenco di articoli o prodotti nel sito, rimanendo però facilmente riconoscibili dai visitatori (N.B: per Feed Google intende una sequenza di contenuti che può essere consultata scorrendo la pagina). Gli annunci In-feed sono nativi, ossia si possono personalizzare e adattare all’aspetto dei contenuti.

Gli Annunci InArticle sono un nuovo formato dell’annuncio ottimizzato da Google, che consente di inserire annunci nativi tra i paragrafi delle pagine.

Scelta del posizionamento degli annunci (mappe termiche)
La scelta del posizionamento migliore per gli annunci di Google AdSense varia da pagina a pagina, in base ai contenuti. Come punto di partenza Google consiglia di utilizzare la mappa termica (vedi figura).

La mappa termica fa vedere i posizionamenti ideali degli annunci pubblicitari all’interno di una pagina generica. Le aree a più alto rendimento sono rappresentate con i colori più scuri, mentre quelle a più basso rendimento con colori chiari (da arancione scuro a giallo chiaro). La mappa termica deve comunque essere utilizzata come riferimento iniziale, per poi ottimizzare il posizionamento degli annunci sulla base della tipologia di sito (Sito di notizie, Sito di annunci online, Sito di giochi, Forum, Blog, E-Commerce) , sul comportamento degli utenti e sull’esperienza acquisita. Nella scelta del posizionamento degli annunci 5 sono inoltre le domande alle quali dobbiamo rispondere:

  1. per quale motivo gli utenti dovrebbero visitare il vostro sito e quali obiettivi si pongono?
  2. quale è il loro comportamento mentre visitano le pagine? I contenuti del sito sono loro utili?
  3. esiste un punto del sito che abbia una probabilità molto elevata di attrarre la loro attenzione?
  4. gli annunci che ho inserito sono integrati nel sito in maniera da non distrarre gli utenti?
  5. come posso costruire una pagina perché risulti pulita, ordinata ed attraente?

Nel caso ad esempio di una classica pagina di un BLOG con sidebar a destra, dove vengono riportati un elenco di articoli relativi ad una stessa tematica (vi ricordo che gli annunci pubblicitari di AdSense sono contestuali all’argomento trattato nella pagina), dopo ogni post potete posizionare una unità AdSense “Rettangolo Grande” (336×280) e/o un “Banner orizzontale (234×60)”, fino ad un massimo di 3 annunci (vi consiglio il Rettangolo Grande tra il 1º e 2º articolo e poi un Banner orizzontale come divisorio tra gli altri articoli del blog), oltre ad un insieme di link (unità orizzontale 468×15 o 728×15 a seconda delle dimensioni) appena sotto la navigation bar.

Nella colonna di destra (valido sia per layout a 2 o 3 colonne) potete inserire un box di ricerca, un insieme di link verticale e uno skyscraper. Questa disposizione degli annunci è quella più utilizzata per un blog, ma non è sicuramente l’unica e potrebbe non essere la più redditizia per il vostro tipo di blog (importantissimi sono i contenuti). Per cui dopo 2/3 mesi provate a sperimentare altre soluzioni, anche non su tutte le pagine del sito in modo da avere dei termini di confronto.

Integrare la grafica degli annunci con la grafica del sito
Per aumentare la probabilità che i visitatori vedano e facciano clic sugli annunci pubblicitari potete anche integrare gli insiemi di annunci allo sfondo del blog, evitando però di essere troppo invasivi o di andare contro la policy di Google. Il vostro obiettivo è quello di attirare i visitatori sul vostro sito e di mantenerli il più a lungo possibile, non di farli scappare o peggio  di essere bannati.  Agite dunque sui colori e lo stile degli annunci per adattarli al meglio alla grafica del sito.

Google dà la possibilità, durante la creazione di una nuova unità pubblicitaria, di scegliere tra 9 stili di annuncio diversi (Predefinito di Google, Blu scuro inverso, Minimalista, Colorato, Neon,…) oppure di utilizzare le impostazioni personalizzate. Nel caso di impostazioni personalizzate possiamo agire su: Bordo, Titolo, Sfondo, Testo, URL, Famiglia di caratteri.

Nel caso decideste di scegliere impostazioni personalizzate, cercate di agire sui seguenti elementi:

  1. colori e contorni dei banner testuali: sfondo e bordo degli annunci siano dello stesso colore dello sfondo dell’area della pagina in cui gli annunci sono posizionati. Questo serve ad integrare al meglio il banner con la grafica delle vostre pagine.
  2. titolo annuncio: scegliete un colore che sia in linea con lo stile del sito, ma comunque la scelta deve cadere su colori forti (Blu, Rosso, Verde).

Monitorare i risultati
L’unico modo per conoscere il rendimento degli annunci pubblicitari pubblicati sul vostro sito, è quello di monitorarne i risultati. Il primo passo da fare è quello di associare ad uno specifico insieme di annunci un nome personalizzato.

Creiamo quindi diversi gruppi di annunci (ad esempio raggruppati per formato o posizionamento o addirittura per singolo annuncio), ognuno con un nome diverso. Quello che abbiamo fatto è stato semplicemente di costruire dei Canali personalizzati (nelle versioni precedenti dell’interfaccia AdSense erano chiamati Criteri AdSense) di cui possiamo monitorare il rendimento nella sezione Rapporti sul rendimento del programma AdSense.

Nel report vengono indicati: CTR (Click-Through-Rate), definito come il rapporto espresso in percentuale tra il numero di visualizzazioni su una pagina (impressions) di un banner o un link e il numero effettivo di click effettuati su di esso, il CPC (Cost-Per-Click), ovvero il valore medio di ogni click su un annuncio o gruppo di annunci e l’RPM (Revenue Per thousand iMpressions) della pagina, le entrate per mille impressioni per pagina calcolate dividendo la stima entrate per il numero di visualizzazioni di pagina registrate e moltiplicando il risultato per 1000.

Ovviamente più alti sono, più guadagniamo. È possibile influenzare il valore del CPC? Direi di sì, ma partendo da un sito che abbia contenuti che siano di interesse agli inserzionisti e che genera traffico. Vi posso dare però uno spunto su cui riflettere e che potrebbe destabilizzarvi.

Se un visitatore lascia il vostro sito dopo avere cliccato su uno degli annunci pubblicitari, avete raggiunto il vostro obiettivo oppure no? Chiedetevi perché lo lascia e dopo quanto tempo !! Se lo fa subito è perché non trova nulla di interessante da leggere (probabilmente è arrivato sul sito solo per caso o per una parola chiave che è stata indicizzata nelle prime pagine di Google ma nulla ha a che fare con gli argomenti che voi trattate) e probabilmente non tornerà.

Se esce dopo qualche minuto allora forse ha voluto premiarvi oppure ha trovato un annuncio che potrebbe completare quanto letto nelle vostre pagine, ma sicuramente tornerà a visitarvi. Ma può succedere anche un’altra cosa, cioè che il vostro sito sia talmente fatto bene, con contenuti interessanti, al punto da non invogliare il visitatore a cliccare sui banner. La verità è che i siti che guadagnano tanto (migliaia di euro al mese) sono siti con decine di migliaia di pagine, che hanno sia contenuti interessanti che meno interessanti.

Monitorate quindi i risultati anche per valutare la bontà di una pagina e probabilmente scoprirete che quelle che guadagnano di più non sono solo le pagine meglio indicizzate e con molto traffico, ma anche pagine quasi prive di contenuti, con banner AdSense che rappresentano per i visitatori una alternativa a quello che non hanno trovato.

Conclusione

Abbiamo visto in questo articolo come utilizzare le unità pubblicitarie di AdSense per mettere a reddito il proprio sito o blog. Il punto di partenza è sempre quello di creare contenuti di valore, che generino un forte interesse da parte dei visitatori in modo che si crei anche quel meccanismo virtuoso della condivisione, che io definisco un “passa-parola digitale”.

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