Migliorare il posizionamento del sito sui motori di ricerca

Migliorare il posizionamento del sito sui motori di ricerca

Come migliorare il posizionamento del sito su Google? Quali sono i passaggi principali da seguire?

Bisogna essere visibili sui motori di ricerca e comparire nelle prime pagine delle SERP“. Già in tecniche SEO ho riassunto una serie di azioni rapide da intraprendere per migliorare il posizionamento del sito senza utilizzare sistemi a pagamento.

Nella prima parte dell’articolo esporrò la mia esperienza personale, mentre nella seconda parte elencherò tutte le azioni che possono essere intraprese per migliorare il posizionamento del sito. Nel 2010 ho creato un sito relativo al mio lavoro di consulente nel settore energetico. Sono partito dall’analisi del mercato (dimensione del mercato obiettivo, potenziale di crescita di tale mercato con analisi delle opportunità, analisi della concorrenza attraverso la valutazione dei loro punti di forza e debolezza, …) passando attraverso una analisi dei bisogni dei clienti e se questi venissero soddisfatti.

Comprendere il comportamento dei nostri utenti è fondamentale, soprattutto in un momento in cui il mercato è estremamente dinamico e le esigenze e gli atteggiamenti dei clienti stessi sono in continuo mutamento. Ricordatevi che su Internet avviene tutto più velocemente e voi dovrete essere in grado di rispondere subito ai repentini cambiamenti del mercato.

Questa analisi (online e offline) mi ha fornito le basi per poter portare avanti il progetto, costruendo un sito attorno al cliente, che lo coinvolga e che permetta di costruire con lui un dialogo personalizzato. Alcune regole per progettare correttamente un sito le ho riportate nell’articolo creare un sito web di successo. Analizzeremo in un altro articolo come misurare l’impatto che il sito produce sull’utente (Google Analytics è uno degli strumenti che adotteremo).

Migliorare il posizionamento del sito

Vediamo quali sono i passaggi principali che occorre fare per migliorare il posizionamento del sito nelle SERP dei motori di ricerca:

  1. progettazione sito su “carta”: non partite se non avete messo su carta quello che avete intenzione di realizzare. Questa è una regola da seguire sempre;
  2. scelta della piattaforma software da utilizzare per la creazione del sito: cosa volete realizzare ? Un blog (WordPress, Joomla,..), un sito di e-commerce (prestashop, z-cart, website x5 evolution,..), siti generalisti (editor html/css, website x5 evolution,..), etc… Per creare il mio sito ho usato un editor html/css. Scrivere codice mi è sempre piaciuto e mi permette di avere una estrema flessibilità nelle modifiche, soprattutto in ottica SEO. Nel caso invece debba realizzare in maniera veloce un progetto web, uso WordPress;
  3. realizzazione del sito in modo da renderlo compatibile con i browers più utilizzati e facilmente navigabile agli utenti. Utilizzando software commerciali la compatibilità con i browsers viene realizzata in maniera automatica. Creare un sito navigabile vuol dire invece strutturarlo con un menù di navigazione intuitivo e che permetta all’utente di saper sempre dove si trova e di poter andare dove vuole in maniera molto semplice ed intuitiva;
  4. ottimizzazione in ottica SEO: applicate in fase di realizzazione le tecniche SEO principali. Ottimizzate subito le pagine web, affinché siano visibili ai motori di ricerca;
  5. pubblicazione del sito: prima di pubblicare un sito occorre scegliere il provider Internet da utilizzare e quindi acquistare lo spazio sul server (i costi vanno dai 25 ai 50 euro a seconda dei servizi che si acquistano). Io ho sempre usato ARUBA, ma non è l’unico fornitore di questo tipo di servizio. Per trasferire il sito e metterlo online potete usare un software ftp (FileZilla è uno dei migliori ed è gratuito);
  6. verifica del funzionamento del sito: una volta pubblicato il sito verificate che venga visualizzato in maniera “quasi identica” sui principali browsers (Internet Explorer, Google Chrome, Mozilla Firefox, Opera) e che tutti i link siano funzionanti. Correggete quindi gli eventuali errori;
  7. creazione della sitemap per permettere ai motori di ricerca di indicizzare le pagine del sito. Leggete a questo proposito come creare una sitemap;
  8. utilizzo dei servizi che mette a disposizione Google: Google Webmaster Tools, Google News, Google Blog Search, Google Ads, Google Analytics;
  9. aggiornamento del sito: aggiornare il sito con una frequenza almeno settimanale, ricreando ogni volta la sitemap.

Dopo avere elencato in maniera sintetica i passaggi che seguo dalla progettazione alla pubblicazione di un sito, ora vediamo come sia possibile influenzare l’algoritmo di Google ai fini di un miglioramento del posizionamento del sito. Premetto che nessuno, a parte i creatori, conosce esattamente come funziona l’algoritmo di ricerca più famoso al mondo, per cui non esistono certezze, ma solo indicazioni. Tenete inoltre conto che tale algoritmo viene regolarmente aggiornato e possono cambiare i pesi di alcuni parametri rispetto ad altri.

Come influenzare l’algoritmo di Google

Elenco di fattori che possono influire positivamente o negativamente sul posizionamento del sito nella lista dei risultati (SERP) dei motori di ricerca (di cui l’algoritmo di Google tiene conto):

  1. dominio del sito: età del sito, parole chiave inserite nel nome del dominio, suffisso del dominio. Per approfondire visitate la pagina scelta del nome del dominio;
  2. server su cui è pubblicato il sito: la scelta del provider di servizi Internet risulta importante in termini di prestazioni del server, che influenzano la velocità di caricamento delle pagine;
  3. realizzazione del sito in modo da renderlo compatibile con i browser più utilizzati e facilmente navigabile agli utenti. Utilizzando software commerciali la compatibilità con i browser viene realizzata in maniera automatica. Creare un sito navigabile vuol dire invece strutturarlo con un menù di navigazione intuitivo e che permetta all’utente di saper sempre dove si trova e di poter andare dove vuole in maniera molto semplice ed intuitiva;
  4. architettura del sito: personalmente ho sempre dato molta importanza a come viene realizzato un sito e per questo è fondamentale, prima di creare un sito, mettere il progetto su carta (usate una matita perché molte saranno le correzioni da fare). Quando progettate un sito pensate alla sua architettura generale (blog, sito generalista, sito informativo, e-commerce,..), alla struttura delle URL (può tornare utile creare una mappa del sito), utilizzate codice HTML/CSS, file JS esterni, verificate la correttezza del codice stesso (potete utilizzare strumenti gratuiti, forniti dal W3C), pensate alla sua usabilità (deve essere accessibile a tutti e facilmente navigabile);
  5. contenuto: il contenuto è il fattore di ranking più importante per il posizionamento del sito. Un sito di contenuti (almeno 300 parole per pagina) viene più facilmente indicizzato dai motori di ricerca. Ovviamente ci sono delle regole da seguire: unicità dei contenuti (non copiate mai un testo da un altro sito in quanto Google se ne accorge e vi penalizza), quantità di testo nella pagina (rispetto alla quantità di codice HTML presente), aggiornamenti quotidiani di news/contenuti, contenuti di nicchia (argomenti poco trattati nel web e per questo motivo più facilmente indicizzabili), presenza di parole chiave o frasi ripetute più volte nella stessa pagina (keyword density);
  6. cross-linking interno: utilizzate all’interno delle vostre pagine web link interni con anchor text, per consentire all’utente una migliore esperienza di navigazione all’interno del vostro sito;
  7. il sito: esistono una serie di azioni da fare sul proprio sito che rivestono estrema importanza, soprattutto nella fase di indicizzazione da parte degli spider dei motori di ricerca. Se vogliamo segnalare “la nostra presenza sul web” ai motori di ricerca fondamentale è la presenza di una sitemap abbinata al file robots.txt. Ogni volta che modificate una o più pagine del sito (la frequenza di aggiornamento è uno dei parametri che personalmente ritengo mlto importante) create una nuova sitemap e reinviatela ai motori di ricerca (per inviare una sitemap su Google dovete accedere a Google Webmaster Tools). Oltre a questo sembra contare anche l’età del sito, la velocità di caricamento delle pagine (non usate immagini pesanti e pubblicate il sito su server veloci) e la presenza di elementi di credibilità (nome e cognome, numero telefono, partita iva, email di contatto,..);
  8. pagine web: utilizzo del tag TITLE e Meta Tag DESCRIPTION. Non inserire contenuti duplicati (verrete penalizzati da Google), popolarità interna della pagina (numero di link interni che puntano alla pagina), popolarità esterna della pagina (numero di link esterni che puntano alla pagina);
  9. utilizzo delle keyword: le keyword devono essere distribuite in maniera uniforme in tutta la pagina, senza che stravolgano il contenuto della pagina stessa. Mi spiego meglio. Una pagina web deve essere ottimizzata per 1 o al massimo 2 parole chiave che devono essere decise prima di comporre il testo. Scrivete i contenuti senza esagerare con il numero di parole/frasi chiave inserite (attenzione al fenomeno di keyword stuffing fortemente penalizzato da Google) e fate in modo che la lettura del testo sia fluida. Le parole chiave vanno inserite principalmente nel tag TITLE, nel meta tag DESCRIPTION, nell’attributo ALT del tag IMG (ricordo che l’attributo ALT visualizza un testo al posto dell’immagine se questa non è visualizzabile. È buona norma inserirlo sempre), negli anchor text interni ed esterni, nel corpo della pagina (soprattutto all’inizio), nei nomi di file. È utile anche evidenziare le keyword in corsivo od in grassetto ed utilizzare sinonimi delle keyword;
  10. Link esterni ed entranti: è prassi comune inserire link a risorse/siti esterni, ma senza esagerare. Per ottenere un ritorno in termini di posizionamento utilizzate collegamenti a siti esterni ad elevato page rank che trattano argomenti attinenti a quello del vostro sito. Notevole importanza (sia in senso positivo che negativo) viene data dai motori di ricerca ai link entranti nel sito. Ho già trattato ampiamente questo argomento, ma ricordate di applicare delle semplici regole: ottenere link entranti da siti ad alta rilevanza/popolarità che trattano argomenti inerenti al vostro sito, verificare sempre la qualità della pagina/sito contenente il link in entrata, non acquistare collegamenti da siti esterni in quanto il loro abuso viene penalizzato da Google, preferire link provenienti da social network e wikipedia. Potete approfondire questo discorso visitando la pagina Link Building.
  11. utenti del sito: valutate le statistiche del sito (numero visite, durata della visita, frequenza di rimbalzo degli utenti,..) utilizzando strumenti come Google Analytics. L’analisi delle statistiche permette di capire se tutte le attività SEO che vengono fatte portano a dei risultati concreti e quindi correggere il tiro;
  12. penalizzazioni: ho già accennato nel corso dell’articolo a possibili penalizzazioni a cui potete andare incontro, penalizzazioni che renderanno difficile il posizionamento del sito. Evitate dunque di: abusare delle keyword, comprare/vendere link, nascondere testo, duplicare i contenuti, avere troppi errori 404 (pagina inesistente, ovvero link errato), usare la “tecnica cloacking” (attraverso l’utilizzo di script, presentare agli utenti contenuti differenti da quelli mostrati ai motori di ricerca).
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